Amphiumidae

Amphiuma tridactylum, photo by Andrea Aiello
Amphiuma tridactylum, photo by Andrea Aiello

La famiglia Amphiumidae è composta da un singolo genere ancora esistente, le Amphiuma, con 3 specie. Sono membri del sottordine Salamandroidea, che include tutte le salamandre con fertilizzazione interna. Per via delle loro caratteristiche uniche, sono state separate in precedenza in un sottordine a sé, ma la maggioranza delle analisi filogenetiche rigettano questa divisione, mettendo i Plethodontidae come i loro parenti più stretti, anche se comunque molto lontani.

Le Amphiuma possono rassomigliare i membri della famiglia Sirenidae, per i loro corpi grandi, anguilliformi e per le abitudini completamente acquatiche, ma sono facilmente distinguibili per la mancanza di branchie esterne, e la presenza di 4 arti, seppur ridotti.

Queste salamandre sono native dell’Est dell’America del Nord e hanno corpi molto grandi che superano il metro di lunghezza. La loro coda è compressa lateralmente, costituendo un terzo della lunghezza del corpo e sono paedomorfiche; conservando caratteristiche larvali come l’assenza di palpebre e lingua, lo spiracolo aperto, una linea laterale e quattro archi branchiali interni. Hanno entrambe le coppie di arti, ma mentre questi sono ben sviluppati e usati per locomozione in larve, sono invece molto ridotti negli adulti, e diminuiscono in funzionalità man mano che gli animali crescono, fino al punto da essere difficili da discernere.

Queste salamandre sono prettamente acquatiche, lasciando tale ambiente solo durante notti particolarmente umide per nutrirsi o raggiungere nuovi bacini idrici. Quando il loro corpo d’acqua si prosciuga, le Amphiuma sono in grado di formare un bozzolo protettivo nel fango con il muco secreto dalla loro pelle, per mantenere umido il loro corpo durante il periodo di siccità. Queste salamandre sono in grado di sopravvivere fino a 3 anni senza cibo, e vivono fino a 27 anni.

Le 3 specie di Amphiuma sono classificate, a livello di nome comune, in base al loro numero di dita

  • L’ Amphiuma con un dito (Amphiuma pholeter) è la più piccola, raggiungendo i 25 cm. Come il nome suggerisce, questa specie ha solo un dito su ogni arto.
  • L’ Amphiuma con due dita (Amphiuma means) è la più grande, superando i 116 cm ed è stata osservata lasciare l’acqua per cacciare durante notti piovose.
  • L’ Amphiuma con tre dita (Amphiuma tridactylum) raggiunge anch’essa il metro di lunghezza, ed è la specie con più dita su ogni arto, tre.

Le specie con due e tre dita sono note per il loro morso insolitamente forte per una salamandra, e devono essere maneggiate con cura.

Le abitudini riproduttive sono state osservate nelle Amphiuma con due e tre dita. In Amphiuma tridactylum la fase vitellogenica dura quasi un intero anno, indicando che le femmine depongono uova ogni due o più anni, anche se in condizioni ottimali è possibile che il ciclo produttivo sia più breve. La fertilizzazione è interna, ed occorre tra gennaio e aprile, dopo di che le femmine depongo in media 201 uova (la dimensione della covata varia tra 44-282 uova, dipendente dalle dimensioni dell’animale). La femmina protegge le uova nel nido fino alla schiusa in novembre.

Le Amphiuma creano i loro nidi e depongono le loro uova in area prosciugate vicino ai corsi d’acqua. Questa strategia dá loro il vantaggio di poter vivere in ambienti che non hanno corpi d’acqua permanenti, ma con lo svantaggio di avere una mortalità più variabile. Nel caso delle Amphiuma means, nidi sono stati trovati nelle zone prosciugate di laghi fino a 100 m dalla raccolta d’acqua più vicina, ed a 50 cm di profondità. Similarmente ad altre specie acquatiche che depongono uova a terra, la schiusa delle uova sembra essere innescata dall’inondazione del nido, con la schiusa delle uova che avviene tra 24 e 48 ore dopo che la camera con le uova è inondata. Le larve hanno branchie esterne alla nascita, ma le perdono velocemente, finendo il periodo larvale dopo circa 14 giorni dalla schiusa. Potenziali rischi di questa strategia riproduttiva possono essere o un periodo di siccità prolungato, e in quel caso le uova non ricevono l’innesco per schiudersi, o oppure la portata troppo piccola dell’inondazione, con abbastanza acqua da riempire la camera delle uova, ma non abbastanza da permettere alle larve di lasciarla e raggiungere il corpo d’acqua più grande, trappolandole nella camera. Nel caso di un’inondazione temporanea della camera, è stato documentato che le larve sono in grado di sopravvivere senza cibo fino a 175 giorni. Questo avviene grazie al loro grande sacco vitellino, che assicura la sopravvivenza delle larve finché non c’è abbastanza acqua da poter abbandonare il nido. Nel caso invece dell’assenza dell’inondazione, è stato documentato che le uova sono in grado di sopravvivere fino a 100 giorni su terreno umido, ed in alcuni casi si sono schiuse senza il bisogno di acqua. Le larve che schiudono senza acqua sono state in grado di sopravvivere in media 21 giorni senza acqua (con periodi da 1 a 91 giorni). Interessantemente, lo stesso esperimento ha dimostrato che uova che lasciate fuori dall’acqua per periodi più lunghi (139 giorni) possono schiudere larve che hanno già riassorbito le branchie, saltando cosi il periodo larvale. Questa incredibile plasticità permette la miglior chance di sopravvivenza per le larve, ma è doveroso ricordare che la mortalità delle uova aumenta enormemente il più a lungo le uova rimangono senz’acqua, con le uova che vengono inondate prima presentano la più alta probabilità di sopravvivenza.

Lista delle Specie

Genere Amphiuma (3 specie)

Amphiuma means
Amphiuma pholeter

Amphiuma tridactylum

Referenze

Citation: Gunzburger, M. S. (2003). Evaluation of the hatching trigger and larval ecology of the salamander Amphiuma means. Herpetologica, 59(4), 459-468.

Citation: Fontenot Jr, C. L. (1999). Reproductive biology of the aquatic salamander Amphiuma tridactylum in Louisiana. Journal of Herpetology, 100-105.

Citation: AmphibiaWeb: Information on amphibian biology and conservation. [web application]. 2019. Berkeley, California: AmphibiaWeb. Available: https://amphibiaweb.org/. (Accessed: 2019).

Citation: Larson, Allan. 1996. Amphiumidae. Amphiumas. Version 01 January 1996 (under construction). http://tolweb.org/Amphiumidae/15440/1996.01.01 in The Tree of Life Web Project, http://tolweb.org/