Cryptobranchidae

Andrias japonicus by Chris McCarty
Andrias japonicus, photo by Chris McCarty

Questa famiglia di salamandre dall’aspetto primitivo, deve il suo nome all’errata convinzione che l’assenza di aperture branchiali visibili fosse dovuta al fatto che fossero nascoste (il loro nome significa branchie nascoste in Greco). Sono salamandre di notevoli dimensioni; la più grande, Andrias davidianus, raggiunge i 180 cm di lunghezza e 59 kg di peso, rappresentando così il più grande anfibio vivente. Il sister group più vicino ai Cryptobranchidae è la famiglia Hynobiidae, con cui condividono varie caratteristiche. Si pensa che i Cryptobranchidae derivino da antenati dall’aspetto simile agli Hynobiidae e che abbiano poi mantenuto caratteristiche larvali anche da adulti. Questa famiglia è caratterizzata da corpo e testa grandi, robusti e depressi dorsoventralmente, occhi piccoli, zampe e dita tozze, una linea laterale che permette di avvertire i movimenti delle prede in acqua e pieghe cutanee laterali ben sviluppate. Queste ultime sono un adattamento che aumenta la superficie respiratoria, dato che in queste specie, la cute è il più importante organo deputato a questa funzione. I membri di questa famiglia sono anche in grado di vocalizzare e in Cina l’Andrias davidianus viene comunemente chiamato wawayu che significa pesce bambino, dato che le vocalizzazioni ricordano il pianto di un bambino.

Alla famiglia appartengono 3 specie divise in due generi:

  • Andrias: costituito da due specie asiatiche, la salamandra gigante della Cina e del Giappone
  • Cryptobranchus: costituito da una sola specie nel Nord America

Questa famiglia era molto più diffusa e comprendeva altre specie ormai estinte, la più famosa delle quali è Andrias scheuchzeri. Un fossile di questa specie fu trovato in Germania nel 1726, e si pensava che appartenesse ad un uomo morto durante il Diluvio Universale, finché non fu correttamente identificato come una salamandra. Il nome del genere Andrias è un omaggio a questo primo ritrovamento, e significa “immagine d’uomo”. A sua volta, l’ Andrias davidianus, scoperto più di un secolo dopo, non è distinguibile dai resti fossili dellAndrias scheuchzeri dato che la specie non è cambiata molto col tempo e anzi, secondo alcuni studiosi rappresenterebbe in realtà la medesima specie.

Gli animali appartenenti a questa famiglia sono strettamente notturni, cibandosi di varie prede tramite un meccanismo di suzione, condiviso con molte altre specie acquatiche. Aprendo le loro bocche, queste salamandre creano un’area di bassa pressione, forzando l’acqua e la preda al suo interno.

Le abitudini riproduttive delle Andrias sono state ben documentate e per lo più vedono il maschio dominante dell’area che protegge una tana, al cui interno più femmine depongono le loro uova. La fecondazione è esterna, come negli Hynobiidae, e il maschio dominante, spesso chiamato Den-Master, protegge ferocemente la tana da altri rivali, combattendoli o perfino mangiandoli se le dimensioni lo consentono. Questa territorialità è testimoniata dall’aumento delle ferite osservabili nei maschi durante la stagione riproduttiva, ma nonostante questo, maschi della Salamandra Gigante Giapponese (Andrias japonicus) sono stati osservati lasciar entrare altri maschi più piccoli nel nido. Questo comportamento non è ancora pienamente compreso, ma in Andrias japonicus è stato osservato come il Den-Master possa lasciar entrare altri maschi, ma solo quando anche una femmina sta entrando nella tana. Una volta che la femmina è dentro, e sta deponendo le uova, al maschio più piccolo è concesso fecondare le uova col dominante, venendo poi allontanato una volta che il Den-Master torna a difendere il nido. Le uova sono molto grandi, misurando tra i 20-25 mm di diametro, unite tra loro come su una collana di perle, ed impiegano circa 52-56 giorni per schiudersi. Una volta schiuse, le larve misurano circa 3 cm di lunghezza, ed hanno bisogno di 30-90 giorni per consumare completamente il sacco vitellino ed iniziare a nutrirsi (30 giorni sono stati osservabili in condizioni artificiali, mentre 90 giorni sono osservabili in condizioni naturali). Impiegheranno poi un anno ad arrivare ai 10 cm di lunghezza e dopo 3 anni i 20 cm, perdendo le branchie, anche se le loro aperture branchiali resteranno ancora pervie. Le larve completeranno poi la metamorfosi intorno al quarto anno, con una taglia di circa 26 cm. Un individuo di Andrias japonicus nato in cattività all’Asa Zoological Park misurava 42 cm dopo 9 anni.

Andrias davidianus è stato oggetto di vari studi aventi come scopo l’aumento delle sue misure di protezione, dato che sta affrontando una sfida unica tra le salamandre: viene infatti correntemente allevata in vari siti all’interno dei suoi habitat naturali, con lo scopo di usare la loro carne per consumo umano e ciò pone alcune sfide interessanti dal punto di vista della conservazione. Da un lato, degli studi hanno dimostrato con successo la possibilità di usare animali provenienti da allevamenti per la reintroduzione in natura, ma dall’altro lato, l’ambiente da allevamento aumenta la diffusione di malattie. Un altro problema, riguarda l’origine degli animali allevati, dato che spesso non è unica: i vari allevamenti infatti si scambiano continuamente individui, mescolando quindi individui provenienti da diverse regioni della Cina. Recenti studi sulla genetica di Andrias davidianus hanno avanzato l’ipotesi che lo stato di questa specie debba essere revisionando, forse addirittura dividendone la specie in 5-6 diverse. Dopotutto questo animale è legato al suo ambiente acquatico, il che significa che popolazioni di diversi fiumi e aree della Cina non possono interagire, dando spazio alla formazione di diverse specie. Dato che gli animali degli allevamenti vengono da diversi fiumi e aree della Cina, la reintroduzione di animali dagli allevamenti potrebbe essere possibile solo nei casi in cui gli animali che devono essere reintrodotti non siano un mix di località diverse.

Lista delle Specie

Genere Andrias (2 specie)

Andrias davidianus

Andrias japonicus

Genere Cryptobranchus (1 specie)

Cryptobranchus alleganiensis

Referenze

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