Cynops orientalis

Cynops orientalis female
Cynops orientalis female photo by Giuseppe Molinari
Difficoltá delle larve:
2/5
Difficoltá dei giovanili:
2/5
Difficoltá degli adulti:
1/5
Disponibilitá::
3/5
Costo:
1/5

Libri consigliati che trattano la specie....

ThreatenedNewtsandSalamandersVolume
Threatened Newts and Salamanders Vol.2

Descrizione:

Piccolo tritone di corporatura snella, dimensioni fra i 6,5 e i 10,3 cm. Colorazione totalmente nera (la più comune), marrone o grigia sul corpo fatta eccezione per il ventre che presenta un colore di fondo dal rosso all’arancio sbiadito con maculature nere irregolari. Il colore chiaro prosegue anche sulla parte inferiore della coda formando una banda più o meno spessa. La coda è profondamente compressa lateralmente e viene utilizzata per il nuoto. Testa leggermente compressa con ghiandole parotoidi evidenti.

Dimorfismo sessuale piuttosto evidente raggiunta la maturità sessuale: i maschi sono più piccoli delle femmine rimanendo sotto gli 8cm, presentano una coda più corta rispetto al corpo, una maggior altezza della stessa e come la maggior parte dei tritoni i maschi possiedono una cloaca più pronunciata, specialmente in periodo riproduttivo.

Cynops orientalis male photo by Giuseppe Molinari
Cynops orientalis male photo by Giuseppe Molinari

In 2009 tutti i Cynops dell’Asia continentale sono stati classificati come appartenenti al nuovo genere Hypselotriton sulla base di alcune differenze con le specie giapponesi, ma questa classificazione non é stata accettata dalla maggior parte degli scienziati, relegando hypselotriton a subgenere.

Due sottospecie di Cynops orientalis sono state descritte, Cynops orientalis orientalis e Cynops orientalis qianshan. Questa divisione, seppur plausibile da un punto di vista geografico essendo i due gruppi divisi dal fiume Yangtze, non è ancora supportata da studi genetici e in più le differenze morfologiche tra le due sottospecie sono minime. Tutte gli esemplari correntemente in commercio sono plausibilmente appartenenti alla sottospecie nominale, ma senza conoscere la locality di cattura degli animali non è possibile poter distinguere le due.

Dove vive:

Specie relativamente comune e diffusa in Cina nelle provincie di Jiangsu, Zhejiang, Jiangxi, Anhui e Hubei. Vivono in un ampio range di zone umide a varie quote ma prediligono acque ferme o debolmente mosse, fresche, riccamente piantumate e con un fondo sassoso-sabbioso o fangoso con detrito vegetale.

Alloggio:

Un acquario di 50L è ottimo per un trio o una coppia. La vasca deve essere allestita con una fitta vegetazione e con molti nascondigli creati con rocce, piante e tronchi, il fondo può essere nudo o composto da sabbia molto fine, per evitare occlusioni intestinali è caldamente sconsigliato il ghiaino.

Obbligatoria una zona emersa anche di piccole dimensioni, sono infatti tritoni prettamente acquatici ma alcuni esemplari possono avere necessità di uscire occasionalmente, in particolare nelle ore notturne. Osservarli per tempi molto prolungati fuori dall’acqua può essere un chiaro esempio di una sistemazione inadatta a loro o di una qualche patologia. 

Illuminazione della vasca non necessaria ma consigliata per il corretto sviluppo delle piante. Temperature consigliate fra i 14-20 C° ma tollerano tranquillamente anche temperature più basse nel periodo invernale e temperature fino a 25 C° in estate senza mostrare segni di malessere, sconsiglio comunque temperature oltre i 26C°.

L’utilizzo di un filtro in acquario è a discrezione dell’allevatore, tuttavia consiglio nel caso lo si metta di impostarlo al minimo per evitare correnti in acquario, nel caso non lo si adotti le piante avranno un ruolo cruciale e parziali cambi dell’acqua sono consigliati oltre ai normali rabbocchi.

Alimentazione:

Sono una specie poco schizzinosa che caccia attivamente qualsiasi cosa si muova e non, l’alimentazione deve basarsi su lombrichi, artemia e chironomus decongelati. Arricchire la dieta con altri artropodi è sempre consigliato, ad oggi l’unica preda che non hanno apprezzato sono le limacce che tendono a rigurgitare a causa del loro muco. Il cibo deve essere somministrato dalle 3 alle 2 volte a settimana, io personalmente lo fornisco una volta nel periodo invernale e due in quello estivo.

Riproduzione e Cura delle Larve:

Questa è una specie che se viene alloggiata in una vasca idonea si riproduce con relativa facilità. Il corteggiamento avviene ad opera del maschio tramite inseguimenti, tailfanning e occasionalmente morsi. Dopo la fecondazione la femmina depone le uova singolarmente sulla vegetazione acquatica. 

Un periodo di bruma non è necessario per questa specie, spesso basta un abbassamento del fotoperiodo e delle temperature fino a 5-15 C° per i mesi invernali. La stagione riproduttiva va da marzo a luglio, in questo periodo ogni femmina può deporre da 10 a oltre 250 uova. 

È consigliato rimuovere le uova dalla vasca dei genitori per evitare fenomeni di cannibalismo, un contenitore da 5L può essere ottimo per la schiusa e la crescita delle larve. Le larve vanno alimentate con cibo vivo come dafnie e altri piccoli invertebrati, una volta raggiunti i due cm si può iniziare a fornire anche cibo decongelato delle giuste dimensioni ma non è sempre detto che venga accettato. 

I neometamorfosati possono essere mantenuti in ambiente terrestre fino alla maturità sessuale raggiunta sui 3 anni di età, in alternativa possono essere cresciuti in un ambiente anfibio con una zona emersa e un paio di centimetri d’acqua, la zona acquatica deve essere fitta di materiale vegetale per evitare annegamento, il muschio di java è una soluzione ottima.

Reperibilitá:

Fino a pochi anni fa era una delle specie più presente in commercio, a seguito delle normative europee sull’importazione di urodeli questa è una delle specie che più ha risentito della cosa ed è quasi scomparsa dalla vendita se non per le riproduzioni di privati.

Legislazione:

Non sono soggetti a nessuna normativa.

Note:

Sono tritoni attivi sia di giorno che di notte. Presentano una fortissima frenesia alimentare perciò consiglio di fare attenzione durante l’alimentazione, possono arrivare a rompersi le zampe a vicenda molto facilmente, ad oggi in tanti anni di allevamento la ritengo una delle specie più aggressive durante questa fase. Una soluzione per far fronte a questo problema è fornire il cibo in vari punti della vasca. Al difuori dell’alimentazione non presentano particolari comportamenti di territorialità.

Sull' Autore...

Giuseppe Molinari
Giuseppe Molinari

Giuseppe Molinari, nato nel 1996 a Cesena, trascorre l’infanzia nell’Appennino tosco-romagnolo dove si appassiona alle materie naturalistiche.

Attualmente è laureando nella facoltà di scienze naturali di Bologna.

Appassionato di fotografia naturalistica con una predilezione per l’erpetofauna collabora come volontario in diversi progetti LIFE all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.

Alleva urodeli in modo continuativo dal 2014, in particolare si focalizza su specie di provenienza asiatica.

Referenze

Citazione: Grosse Wolf-Rüdiger. (2018). Threatened newts and salamanders of the world: captive care management. Mannheim, Germany: Deutsche Gesellschaft für Herpetologie und Terrarienkunde.

Citazione: AmphibiaWeb: Information on amphibian biology and conservation. [web application]. 2020. Berkeley, California: AmphibiaWeb. Available: https://amphibiaweb.org/. (Accessed: 2020).